Intreccio degli ulivi
Una tradizionale passione molto sentita, che nel nostro paese si ripete
ogni anno, in occasione della Domenica delle Palme, è quella di intrecciare i
rametti di ulivo da benedire.
Essa rievoca il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, in sella ad
un asino osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di ulivo.
E' un giorno particolare per i cristiani che si scambiano le palme
benedette, un gesto simbolico ma denso di significato religioso per ricordarci
che vivere nella fede vuol dire
perdonare.
Qualche giorno prima, i laurioti, specie quelli che vivono nelle
contrade, come da antica usanza, preparano le palme intrecciate con rametti di
ulivo potati. Chi è attento alla tradizione, lascia in vista fascine dei
migliori rami recisi a disposizione dei passanti.
Dopo la benedizione è consuetudine scambiarsi la palma in famiglia, con
altri parenti, con gli amici, e, in segno di riappacificazione, con chi in
precedenza mostrava rancore.
E'
ancora viva l'usanza di mettere in casa la palma benedetta, di portarla stesso
quel giorno ai nostri cari defunti al cimitero, in campagna nei pagliai e
all'ingresso delle stalle. Anche nei campi del tenero grano, una volta spiccava
la palma legata all'estremità superiore di un bastone interrato, come auspicio
di un raccolto abbondante. Nelle botteghe artigiane non mancava vicino al
quadretto dell'immagine sacra del nostro Beato Domenico Lentini o ad altre
figure religiose.
Noi
alunni della classe 4^ sez.B del plesso Marconi non vogliamo
che l'arte dell'intrecciare i rametti d'ulivo si perda, perciò ne abbiamo
appreso con piacere il procedimento.
Non
è stato semplice imparare, ma dopo tentativi ed errori, siamo riusciti a
realizzare almeno un intreccio ciascuno da benedire.
Qualcuno
ha voluto trasferire quest'arte ai familiari.
Siamo
orgogliosi di aver appreso quest' antica arte, e vogliamo tramandarla alle
persone volenterose di Lauria.
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