lunedì 19 giugno 2017


Intreccio degli ulivi


Una tradizionale passione molto sentita, che nel nostro paese si ripete ogni anno, in occasione della Domenica delle Palme, è quella di intrecciare i rametti di ulivo da benedire.
Essa rievoca il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, in sella ad un asino osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di ulivo.
E' un giorno particolare per i cristiani che si scambiano le palme benedette, un gesto simbolico ma denso di significato religioso per ricordarci che vivere nella fede vuol  dire perdonare.
Qualche giorno prima, i laurioti, specie quelli che vivono nelle contrade, come da antica usanza, preparano le palme intrecciate con rametti di ulivo potati. Chi è attento alla tradizione, lascia in vista fascine dei migliori rami recisi a disposizione dei passanti. 
Dopo la benedizione è consuetudine scambiarsi la palma in famiglia, con altri parenti, con gli amici, e, in segno di riappacificazione, con chi in precedenza mostrava rancore.

E' ancora viva l'usanza di mettere in casa la palma benedetta, di portarla stesso quel giorno ai nostri cari defunti al cimitero, in campagna nei pagliai e all'ingresso delle stalle. Anche nei campi del tenero grano, una volta spiccava la palma legata all'estremità superiore di un bastone interrato, come auspicio di un raccolto abbondante. Nelle botteghe artigiane non mancava vicino al quadretto dell'immagine sacra del nostro Beato Domenico Lentini o ad altre figure religiose.
Noi alunni della classe 4^ sez.B del plesso Marconi non vogliamo che l'arte dell'intrecciare i rametti d'ulivo si perda, perciò ne abbiamo appreso con piacere il procedimento.
Non è stato semplice imparare, ma dopo tentativi ed errori, siamo riusciti a realizzare almeno un intreccio ciascuno da benedire. 
Qualcuno ha voluto trasferire quest'arte ai familiari.
Siamo orgogliosi di aver appreso quest' antica arte, e vogliamo tramandarla alle persone volenterose di Lauria.



sabato 3 giugno 2017

Laboratorio di classe aperta: Il digital Storytelling

La pratica che noi abbiamo proposto, il digital storytelling, ha coinvolto gli alunni in diverse attività: lettura, rappresentazione grafica, costruzione degli ambienti in 3D, uso di strumenti tecnologici, teatro. Si è proposto Storytelling come strategia didattica costruttivista, in un contesto di apprendimento attivo, situato, significativo, intensionale e riflessivo. 




IstruzioniBrontolo addiziona, Mammolo divide, Cucciolo moltiplica
 Basta spostare i due pomellini di colore bianco sotto la x e sotto la y in alto a sinistra 
e si ottengono altri risultati.


In questo padlet ci sono alcuni dei lavori sulla favola di Biancaneve eseguiti dagli  alunni delle
classi seconde.



Creato con Padlet